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Nube, Bertolaso: cieli aperti con rete radar europea
notizia pubblicata 28 Aprile 2010 alle ore 11:00 nella categoria Cronaca

Se in Europa ci fosse stata una rete radar come quella installata in Sicilia per monitorare il comportamento delle ceneri dell'Etna, non ci sarebbe stato lo stop dei voli sui cieli europei, costato alle compagnie tra 1,5 e 2,5 miliardi. E' l'opinione del capo della Protezione Civile italiana Guido Bertolaso secondo cui "l'eruzione del vulcano islandese non doveva essere trascurata e dunque è stata giusta la decisione di mettere a terra gli aerei. Ma i suoi effetti – ha spiegato Bertolaso – sono stati esagerati perché mancava una conoscenza reale di quello che era la consistenza delle ceneri". Per evitare il problema, ha aggiunto, sarebbe bastato avere in Europa una rete di radar meteorologici, detti a 'banda X', in grado di studiare il comportamento delle ceneri e il loro movimento. Una rete che in Italia è stata installata sull'Etna dopo le eruzioni dei primi anni del 2000 e che costerebbe tra i 200 e i 300 milioni. "Spendendo dunque un decimo di quanto si è perso nella settimana in cui non si è volato, tenendo conto che alle perdite delle compagnie aeree vanno aggiunte quelle delle agenzie di viaggio, degli alberghi e di tutto l'indotto del turismo – ha concluso Bertolaso – si sarebbe potuto mettere in campo una rete di monitoraggio che sarebbe stata in grado di evitare il blocco dei cieli".