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Estate/2, Federalberghi: vacanze ‘in casa’ per i toscani
notizia pubblicata 06 Agosto 2010 alle ore 13:55 nella categoria Turismo

Sono 9 su 20 le regioni italiane che producono a livello di indicatori statistici una movimentazione maggiore di turisti rispetto alle altre, secondo quanto si rileva dai dati previsionali sulle scelte turistiche estive degli italiani di Federalberghi. Tra queste regioni, a seconda della collocazione geografica, è evidente la preferenza per la propria terra di origine o, anche in virtù della maggiore disponibilità economica, la predilezione per altri territori. Così, mentre i meno fedeli alla loro terra di residenza si mostrano i lombardi, i laziali ed i piemontesi, i toscani (a sorpresa) questa estate stanno preferendo chiaramente i loro lidi e le loro montagne. Ma vediamo nel dettaglio i risultati dell'analisi. Tra i lombardi, il 4,8% di chi fa vacanze estive rimane in ambito regionale, mentre il 95,2% parte in direzione soprattutto dell'Emilia Romagna e della Sardegna. L'8,9% dei laziali che fanno vacanze estive rimane in ambito regionale, mentre il 91,1% parte in direzione soprattutto della Sardegna. Il 15% dei piemontesi rimane in ambito regionale, mentre l'85% parte in direzione soprattutto della Liguria e della Puglia. Il 23,4% dei campani rimane in ambito regionale, mentre il 76,6% parte in direzione soprattutto della Calabria e della Puglia. Il 33,3% degli emiliano-romagnoli rimane in ambito regionale, mentre il 66,7% parte in direzione soprattutto della Lombardia e del Veneto. Il 34,8% dei veneti rimane in ambito regionale, mentre il 65,2% parte in direzione soprattutto dell'Emilia Romagna e del Trentino Alto Adige. In perfetta parità è invece la quota dei pugliesi che per il 50% rimangono in ambito regionale, mentre il restante 50% parte in direzione soprattutto dell'Abruzzo e della Campania. Il 57,9% dei siciliani rimane in ambito regionale, mentre il 42,1% parte in direzione soprattutto della Lombardia e della Campania. Infine tra i toscani, il 64,7% rimane in ambito regionale, mentre il 35,3% parte in direzione soprattutto della Lombardia e del Veneto.