Grazie al decreto del ministero dell'Ambiente che entra in vigore oggi, Pelagos, il santuario internazionale dei mammiferi marini, è salvo dal rischio trivellazioni per l'estrazione di gas e petrolio a sud dell'Isola d'Elba, tra Pianosa e Montecristo. Ma altre zone sono ancora a rischio, denuncia Legambiente. "Il decreto pubblicato mercoledì 11 agosto sulla Gazzetta Ufficiale – dice il vicepresidente nazionale di Legambiente. Sebastiano Venneri – purtroppo non garantisce tutte le zone non vincolate come il Canale di Sicilia e il mare di Pantelleria per esempio, dove è appunto in corso una mobilitazione dei barcaioli insieme ai turisti e a molti residenti per dire no alle trivellazioni. Chiediamo quindi al ministro Stefania Prestigiacomo – conclude Venneri – di pronunciarsi con chiarezza per impedire scempi e disastri ambientali anche nelle aree costiere e marine non protette ma ugualmente pregiate e preziose per un corretto sviluppo turistico-economico del Belpaese". Intanto anche l'assessore ai Beni culturali della Sicilia, Gaetano Armao, che si trovava a Pantelleria per presentare all'opinione pubblica il ritrovamento di preziosi reperti archeologici rinvenuti al largo dell'Isola, un tesoretto composto da 107 monete in argento, dei "denarii" risalenti alla seconda metà del I secolo a.C., e di un medaglione aureo di età punica, ha deciso di partecipare personalmente all'iniziativa del No Trivella Day. "Stiamo investendo su Pantelleria e sulla tutela del suo paesaggio – spiega Armao – tanto che a breve verrà aperto il museo del mare di Arenella, il parco archeologico di Sesi e il museo archeologico di Pantelleria, che avrà sede nel castello Barbacane. Proprio al castello, a ottobre, saranno ospitate le ormai celebri Augustea capita, le teste imperiali attualmente esposte al British museum Londra. Ebbene ritengo intollerabile che un 'gioiello' ricco di tesori qual è Pantelleria venga sfregiato dalle trivelle".