"E' giunto il momento di dire basta una volta per tutte alle deturpazioni che vanno a colpire i territori vitivinicoli e rurali italiani riconosciuti Patrimonio Unesco. E' inutile ottenere questi importanti riconoscimenti se poi non ci sono gli strumenti per tutelarli, mentre ci sono invece per permettere veri e propri disastri ambientali". E' quanto hanno sottolineato le Città del Vino riunite a Venezia, in occasione di "Urbanpromo". Per le Città del Vino quello della Val di Noto in Sicilia $, il cui territorio è minacciato da una vera e propria "caccia" al petrolio, nonostante si tratti di siti dichiarati Patrimonio dell'Umanità, è solo l'ultimo esempio in Italia. Per il presidente delle Città del Vino, Giampaolo Pioli, "non si può più pensare di colpire quelle realtà che puntano suoi propri territori, attraverso un'economia fatta di agricoltura, viticoltura e turismo, con l'impegno da parte di tutti".