Il ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla finisce nella bufera a causa di un uso esagerato dei voli di stato. I senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante hanno infatti presentato un'interrogazione parlamentare al presidente del consiglio per chiedere "chi paga le scampagnate in elicottero del ministro". "Quando c'é da inaugurare un campo da golf o da andare a Rimini ad incontrare i propri supporter – si legge – il ministro Brambilla evidentemente non ha tempo da perdere e gradisce il comodo utilizzo di un elicottero dei carabinieri, partendo direttamente da dietro casa sua. Eppure – continuano i senatori del Pd – c'è una direttiva del 2008 che fissa dei paletti ben precisi all'utilizzo dei cosiddetti voli di Stato, ovvero devono esserci comprovate ed inderogabili esigenze di trasferimento connesse all'efficace esercizio delle funzioni istituzionali, e soprattutto che non devono essere disponibili voli di linea né altre modalità di trasporto. Se per percorrere tragitti che richiederebbero solo un paio d'ore di auto il ministro preferisce utilizzare l'elicottero non stupisce – osservando Ferrante e Della Seta – che il budget del 2009 del ministero destinato ai trasferimenti sia stato clamorosamente sforato, passando dai 27 mila euro previsti alla ragguardevole cifra di 157mila euro".