edizione Sicilia
Catania: basta hotel vuoti, ora puntare su concertazione
notizia pubblicata 27 Maggio 2011 alle ore 08:00 nella categoria Turismo

Allarme da Catania. Alla tavola rotonda nella sede della Camera di Commercio etnea, dal titolo "Catania 2015: un progetto turistico", Nico Torrisi, presidente di Federalberghi, ha confermato le difficoltà della ricettività sicilia e della provincia catanese. "Il 70% degli alberghi – ha sottolineato – è vuoto a causa del proliferarsi di strutture extralberghiere abusive che hanno drogato il mercato. È opportuno quindi fare sistema anche in questa direzione. Inoltre è necessario sfatare la concezione che siano i croceristi a portare le ricadute economiche sul nostro territorio perché il loro è un passaggio ‘mordi e fuggi'. Piuttosto richiamiamo i turisti che sul territorio ritornano e investono. Condividiamo la riqualificazione dei palazzi storici e dell'impianto urbano esistente per una vocazione turistica, purché si adotti un metodo condiviso".
Ed è proprio a partire da questo concetto di progettualità condivisa che la città sembra intenzionata a ripartire anche per investire in modo adeguato l'ultima tranche dei fondi del Por Sicilia 2007-2013 dedicati al turismo. Intanto costituendo un tavolo di concertazione per sviluppare idee e progetti concreti da presentare alle amministrazioni. In primis sul futuro del Porto di Catania.
Ai lavori hanno partecipato anche i presidenti degli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti di Catania, Carmelo Maria Grasso e Luigi Longhitano. E mentre il primo ha posto l'accento sul fatto che "Catania è la città etnea ma per raggiungere il vulcano il turista deve essere agevolato, non scoraggiato dalle distanze e dai tempi lunghi, Longhitano ha sottolineato "la necessità di una grande architettura contemporanea che diventi attrazione turistica, valorizzando il paesaggio e il patrimonio esistente. La Plaia -ha spiegato – non ha nulla da invidiare alla costiera romagnola ma non basta soltanto il mare, occorre mettere in rete i piccoli sistemi, la montagna, il polo commerciale, la convegnistica, i grandi eventi, le feste religiose di cui Sant'Agata è certamente il perno, attraverso un'unica regia. Catania è una bella città – ha concluso – ma bisogna saper attrarre i turisti. Bisogna riempire gli alberghi".