E' ampio lo spettro dei rimborsi dovuti ai passeggeri coinvolti nel naufragio della Concordia: si va da un minimo di 5 mila euro per i danni materiali, come la perdita del bagaglio, fino a 500 mila nel caso di morte di un familiare. L'appello dei consumatori, comunque, è per ora di non firmare alcun accordo con la società, ma di affrettarsi nel presentare la richiesta di risarcimento alla compagnia genovese. C'é poi da considerare anche il danno morale, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 15-20 mila euro a passeggero, che equivale – secondo una prima stima fatta a spanne – a circa 10/15 volte il prezzo del biglietto.
Non esiste una scadenza ravvicinata per la presentazione della domanda, anche se le associazioni dei consumatori suggeriscono di muoversi rapidamente anche per tentare di ottenere prima il rimborso. L'obiettivo, forse un po' ottimistico, è due mesi. Riguardo ai documentazione necessaria, per ottenere il rimborso i passeggeri dovranno provare l'entità del danno, in particolare alla persona e alle cose. Vanno raccolti tutti i certificati medici, la documentazione relativa ai beni persi o danneggiati (scontrini fiscali, fotografie, testimonianze).