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Federalberghi: nel 2011 presenze a +2,3%, trainano gli stranieri
notizia pubblicata 23 Gennaio 2012 alle ore 13:15 nella categoria Turismo

In netta controtendenza rispetto all'andamento mondiale dell'economia, gli alberghi italiani chiudono il 2011 con segno positivo. "I dati finali della nostra analisi campionaria periodica – sottolinea Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – indicano un +2,3% di presenze turistiche, determinate da un modesto +0,3% degli italiani ed un significativo +5,3% degli stranieri che confermano in modo inequivocabile la competitività delle nostre imprese. Competitività confermata peraltro dall'Istat che indica come ad una inflazione 2011 al 2,8% gli alberghi abbiano contribuito aumentando le tariffe solo dell'1,8%. Sul fronte dei collaboratori, nel 2011 siamo poi riusciti a frenare l'emorragia di occupati registrati negli anni precedenti e chiudiamo con un saldo tra lavoratori a tempo indeterminato ed a tempo determinato leggermente negativo per uno 0,3%.
Per comprendere appieno la significatività di questi dati – aggiunge Bocca – basti pensare che nel 2009 le presenze registrarono una flessione del 3,8% ed i lavoratori un saldo del -4,7% e nel 2010 ad un lieve incremento delle presenze (+0,4%) si contrappose un saldo del -2,4% di lavoratori.
Ma il varo della manovra ‘salva-Italia' – osserva Bocca – stando alle elaborazioni del nostro Centro Studi, produrrà tra imu e aumento dell'iva un aggravio fiscale quantificabile per il solo 2012 in quasi 600 milioni di euro, ai quali andranno aggiunte le concessioni demaniali e la mina dell'imposta di soggiorno che a macchia di leopardo e senza una quantificazione omogenea finirà inevitabilmente col creare forme di disparità tariffaria e di concorrenza sleale tra località limitrofe ed a medesima offerta turistica. Nonostante ciò – conclude Bocca- il nostro appoggio al Governo Monti e al ministro del Turismo, Piero Gnudi, rimane indiscusso pur nella chiara evidenza che il settore avrà sempre più esigenza di regole elastiche nel mercato del lavoro, soprattutto per le località stagionali e di strumenti di promozione e commercializzazione adeguati all'evoluzione dei tempi nei quali viviamo".