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Cassazione: è vacanza rovinata se sub non può fare immersioni
notizia pubblicata 21 Marzo 2012 alle ore 12:15 nella categoria Turismo

L'impossibilità di praticare immersioni durante un soggiorno turistico, acquistato proprio per praticare l'attività subacquea, dà diritto a ottenere il risarcimento dei danni da vacanza rovinata. Lo sottolinea la Cassazione nella sentenza 4372 con la quale è stato accolto il ricorso di un signore di Ravenna che, nel 2001, aveva comperato in agenzia una settimana di vacanze a Creta, dal 15 al 22 aprile, dal catalogo della 'Columbus viaggi' di Genova, proprio per effettuare immersioni. All'arrivo a Creta, l'uomo aveva amaramente constatato che fino al 20 maggio, nell'isola greca, era vietata l'attività subacquea e, dunque, le immersioni erano impraticabili.
In primo grado il giudice di pace aveva accordato cento euro di risarcimento danni morali, ma in appello venne accolto il ricorso della 'Columbus' contro ogni pretesa risarcitoria. A quel punto, il turista si è rivolto alla Cassazione che gli ha dato ragione rilevando che "le omissioni di informazioni rilevanti, da parte del tour operator, costituiscono violazioni di natura contrattuale". I supremi giudici, inoltre, hanno sottolineato che "l'offerta di prestazioni contenute nel pacchetto di viaggio, o accessorie a esso ma comunque garantite dall'operatore turistico, rientrano tout-court nell'orbita del rapporto contrattuale".