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Estate, Istat: in calo presenze e fatturato per 80% operatori
notizia pubblicata 27 Luglio 2012 alle ore 12:00 nella categoria Turismo

Non sono per nulla rosse le previsioni degli operatori turistici per l'estate 2012. Per l'80% del campione intervistato dall'Isnart, calano fatturato e visitatori, soprattutto a causa della crisi. Solo il 7%o degli oltre 1.500 titolari di strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere coinvolti prevedono un incremento di turisti di provenienza nazionale e quasi i due terzi del campione, invece, si aspetta una diminuzione rispetto allo scorso anno. E per il 60% tra albergatori, titolari di agenzie di viaggio, esercenti di pubblici esercizi, alla fine dell'estate ci sarà una contrazione sensibile di turisti e di fatturato.
Per quanto riguarda gli stranieri prevale la tendenza alla stabilità dei flussi, ma è in aumento la quota dei pessimisti che segnalano un calo di prenotazioni da parte di turisti provenienti dai paesi europei.
In ogni caso, la Germania si conferma il primo Paese per visitatori in entrata, seguito da Francia e Regno Unito. In aumento i turisti dalla Russia, mentre gli americani continuano a preferire il nostro Paese però con una permanenza media nelle nostre strutture inferiore a quella dei visitatori provenienti dal vecchio continente. Dopo gli Stati Uniti, c'è il Giappone e, in grande progressione, la Cina.
Per quanto riguarda invece le indicazioni sulla capacità di spesa dei turisti che sceglieranno o hanno già scelto una vacanza in Italia, sono quelli di fascia alta a spendere meno rispetto all'anno scorso. Prevale, invece, la stabilità per il segmento dei turisti con capacità di spesa media. Incerta, infine, la valutazione sul fatturato atteso dal turismo cosiddetto low cost che non dovrebbe discostarsi dalla media dello scorso anno.
Sui prodotti turistici più richiesti per le vacanze 2012 interviene il presidente dell'Isnart, Maurizio Maddaloni: "Il connubio natura e relax costituisce il principale motore di attrazione per la quasi totalità dei prodotti turistici del nostro Paese. Oltre naturalmente le città – ha aggiunto Maddaloni – dove predomina la motivazione culturale".