"A memoria statistica non si era mai visto un calo così generalizzato e devastante di uno dei settori che potrebbe, se opportunamente supportato, rappresentare il primo volano per la ripresa economica del Paese". È questo il commento del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei dati sul turismo estivo degli italiani.
"I numeri ci dicono – prosegue Bocca – che quasi 6 italiani su 10 rimarranno a casa durante i mesi estivi con flessioni su giugno da 8,4 milioni del 2011 a circa 6,6 milioni (-21,5%), luglio da circa 12,5 milioni del 2011 a circa 10,9 milioni (-13%), agosto da circa 21,9 milioni del 2011 a 15,4 milioni (-29,5%), settembre da 5 milioni del 2011 a 3,6 milioni (-27,7%), dati comprensivi di chi ha fatto più di una vacanza. Il segnale, a questo punto, – enfatizza Bocca – è inequivocabile. La crisi dopo aver falcidiato la classe medio-bassa, adesso sta colpendo il ceto medio che in Italia ha sempre costituito la struttura portante del sistema dei consumi e la situazione ci obbliga a richiedere a Governo e Parlamento lo stato di crisi del settore. Un ministero del Turismo con portafoglio, la riapertura dei Buoni Vacanza destinati essenzialmente ai meno abbienti, una rivoluzione nella Governance del settore con restituzione allo Stato di alcune competenze, un'intelligente ristrutturazione dell'Enit-Agenzia del Turismo, combinati con la revisione ed il riesame di leggi quali quelle che hanno introdotto l'imposta di soggiorno o limitato l'uso del denaro contante potrebbero essere i primi punti all'ordine del giorno che auspichiamo vengano presi in seria considerazione alla riapertura dell'attività parlamentare, se non vogliamo – conclude – correre il rischio di fallimento e di chiusura di centinaia di imprese ed il conseguente licenziamento di migliaia di lavoratori".