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Israele, nuovi ritrovamenti negli scavi di Khirbet Qeiyafa
notizia pubblicata 27 Agosto 2012 alle ore 10:20 nella categoria Beni culturali

L’Università Ebraica di Gerusalemme ha annunciato la scoperta di nuovi ritrovamenti negli scavi archeologici a Khirbet Qeiyafa. L’archeologo Yosef Garfinkel e i suoi colleghi hanno ritrovato una raccolta di ceramiche, utensili in pietra e metallo, e diversi oggetti d’arte di cui molti destinati al culto. Inoltre, sono state ritrovate 3 grandi stanze che servivano da santuari, sia per la loro architettura sia per i ritrovamenti effettuati all’interno queste stanze corrispondono abbastanza fedelmente alla descrizione biblica di come si svolgesse un rituale religioso durante il periodo del Re David. È la prima volta che vengono ritrovati i santuari risalenti al periodo dei primi re biblici. I ritrovamenti di Khirbet Qeiyafa indicano che uno stile architettonico elaborato era sviluppato fin dal tempo del re David. Questa costruzione è infatti tipica delle attività di un regno e indica così che la formazione dello Stato, la creazione di una élite, un certo livello sociale e sviluppo urbanistico della regione esistevano già ai tempi dei primi re di Israele.
“Questa è la prima volta che gli archeologi hanno scoperto una città fortificata in Giudea risalente al tempo di Re David. Anche a Gerusalemme non abbiamo una chiara città fortificata di quell’epoca. Così, le varie proposte interpretative che negano completamente la tradizione biblica per quanto riguarda il Re David e sostengono che egli era una figura mitologica, o un semplice capo di una piccola tribù, si sono dimostrate errate grazie a queste scoperte – ha spiegato il professor Garfinkel – Nel corso degli anni, migliaia di ossa di animali sono state trovate, tra ovini, caprini e bovini, ma non maiali. Ora abbiamo scoperto tre sale dedicate al culto, con vari armamentari, ma non è stata trovata neanche una figura umana o di animale. Questo suggerisce che la popolazione di Khirbet Qeiyafa osservava i due divieti biblici: sul maiale e sulle immagini scolpite – e quindi praticavano un culto diverso da quello dei Cananei e dei Filistei”.