Il 19 dicembre alle 11, Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività Culturali, inugurerà a L’Aquila il MUNDA Museo Nazionale d’Abruzzo, che avrà sede nell’ex Mattatoio comunale, completamente ristrutturato con tecnologie antisismiche e ripensato per questa sua nuova funzione.
Presenti Antonia Pasqua Recchia, segretario generale del Mibact; Lucia Arbace, direttore del Polo Museale d’Abruzzo; Luciano D’Alfonso, presidente della Regione Abruzzo; Massimo Cialente, sindaco de L’Aquila e Giuseppe Petrocchi, arcivescovo Metropolita dell’Aquila.
L’intervento di restauro e di funzionalizzazione del complesso è stato assunto dallo Stato italiano tramite il Mibact attraverso Invitalia, nell’ambito del progetto MUMEX, i grandi musei attrattori del Mezzogiorno d’Italia.
In mostra oltre cento opere, tra i più importanti lavori del Museo Nazionale d’Abruzzo che aveva sede nel castello cinquecentesco.
Il progetto, oltre ad adottare soluzioni allestitive innovative sul piano della prevenzione rischi, con apposite piastre, si è ispirato a criteri museografici moderni, volti a valorizzare sia la dimensione narrativa del percorso, sia i collegamenti dei beni con le chiese, i monumenti e in generale il patrimonio culturale del territorio.
Ci saranno alcune delle più belle Madonne d’abruzzo, come la Madonna di Lettopalena del XII secolo e la Madonna “de Ambro” della prima metà del XIII secolo, e capolavori noti come il “Trittico di Beffi” e il Cristo e l’adultera di Mattia Preti.
Numerose le opere esposte che, recuperate tra le macerie, hanno trovato nuova vita dopo i danni del terremoto grazie ad attenti restauri, come il duecentesco ‘Cristo deposto’ proveniente dal Duomo di Penne o come la pala con la Madonna e santi di Giovanni Paolo Cardone, proveniente da una distrutta chiesa cappuccina.