È secco il no delle associazioni dei commercianti di Pescara per la possibilità di introduzione della tassa di soggiorno. La Camera di Commercio di Pescara, Federalberghi di Confcommercio ed Asso turismo di Confesercenti, prendono le distanze da un provvedimento che, così come è stato discusso, in prima analisi, non può essere né concordato né attuato.
Le associazioni ritengono che “in un momento in cui il turismo locale sta morendo, sarebbe insensato prevedere una tassa di soggiorno senza un’ azione strategica complessiva sulla materia e senza che ciò venga concordato con gli operatori turistici. Le associazioni sono convinte “che ciò non possa avvenire senza uno studio approfondito che, peraltro, debba riguardare un’ area più vasta della sola città di Pescara e che, di certo, non può essere predisposto nel giro di due mesi”.
Per queste ragioni, la Cciaa di Pescara, Federalberghi di Confcommercio ed Asso turismo di Confesercenti, auspicano che l Amministrazione comunale voglia aggiornare , in tempi brevi, un Tavolo di concertazione per mettere a punto “un piano di lavoro e d’ azione pluriennale, serio e strategico, da attuare a partire dalla stagione 2016”.