La natura continua ad essere protagonista della stagione dedicata all’Abruzzo della web-serie ‘Un reporter in valigia’. Questa volta in chiave contemplativa dato che il video-reporter Mirco Paganelli ha fatto tappa in alcuni dei più
“Immaginate un frate nella metà del Duecento allestire un oratorio e la propria celletta all’interno di un eremo scavato nella roccia”, commenta l’uscita del video Paganelli, che in questo episodio va alla scoperta di due eremi fondati dal celestino Pietro da Morrone: Santo Spirito e San Bartolomeo in Legio. “È soprattutto in quest’ultimo – rivela il giornalista – più difficile da raggiungere e mimetizzato con la montagna, che ho trovato davvero semplice immaginarmi come poteva essere, più di sette secoli fa, vivere da eremiti. La carica contemplativa in questi valloni è incredibile, e ci si è messo di mezzo persino un temporale a scuotere ancora di più la mia anima”.
Le suggestioni e il valore storico di quei luoghi non sono stati i soli ad esercitare una grande attrazione sul viaggiatore solitario. “Mi ha sconquassato persino la bellezza lucente dell’Orfento – confessa Paganelli – un fiume dorato che scorre in una riserva ai piedi di Caramanico Terme”. La sua visita è poi proseguita in quella che definisce “la posata Guardiagrele”, che ha dato i natali al dolce Tre monti, il quale, tornando ancora una volta alle montagne, prende probabilmente il nome dalle vicine vette della Majella. Vi è però un’altra teoria sulla sua origine che trae spunto dall’altro nome, Sise delle monache.