Sarà Michele Morelli a guidare per i prossimi cinque anni la Fondazione Sassi di Matera. La designazione a presidente dell’ente culturale, fondato nel 1990 dal dottor Mario Salerno, è avvenuta nella seduta d’insediamento del rinnovato Consiglio d‘amministrazione, lunedì 22 febbraio 2021.
Il nuovo CdA, composto dall’avvocato Vincenzo Santochirico, dal giornalista Vito Bubbico, dal presidente dell’associazione Zona Franca Matera Gaetano Liantonio e dalla giornalista Sissi Ruggi, all’unanimità ha eletto presidente Michele Morelli. Nella stessa seduta e sempre all’unanimità Sissi Ruggi è stata eletta vice presidente della Fondazione Sassi.
Il CdA, sottolineando il significativo contributo dato alla realizzazione degli scopi statutari del sodalizio, all’unanimità ha nominato Maria Giovanna Salerno e Alberto Acito componenti del Consiglio di Fondazione, organo consultivo della Fondazione Sassi.
Morelli ha ricoperto incarichi istituzionali presso il comune di Matera con deleghe ai Sassi – Beni Culturali e Istituti di Partecipazione. Su incarico del sindaco ha seguito le fasi di gestione delle osservazioni e controdeduzioni sul PRG approvato nel 2006.
Michele Morelli è il terzo presidente della Fondazione Sassi di Matera. Dal 1990 al 2016 l’ente culturale è stato presieduto dal suo fondatore, il dottor Mario Salerno, e dal 2016 al 2021 dall’avvocato Vincenzo Santochirico. Nell’accettare l’incarico di presidente della Fondazione Sassi, Michele Morelli ha ringraziato il presidente uscente Vincenzo Santochirico per l’intenso lavoro svolto negli ultimi cinque anni.
“Con tutto il consiglio uscente, dal vice residente Alberto Acito ai consiglieri Giovanni Albanese, Vito Bubbico e Emanuele Loperfido, l’avvocato Vincenzo Santochirico ha portato all’attenzione nazionale la Fondazione Sassi – ha detto Michele Morelli – realizzando molteplici iniziative di alto valore culturale in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, l’Istiuto Luce Cinecittà, il Museo dei Lumi della Comunità ebraica di Casale Monferrato, la casa editrice La nave di Teseo e con altre realtà culturali lucane e nazionali. Lo slancio operativo impresso alla Fondazione Sassi negli ultimi cinque anni è stato, così come per l’intero settore delle attività culturali in Italia, frenato dall’emergenza pandemica in atto. Con il nuovo CdA dovremo adesso impegnarci a immaginare e costruire nuovi percorsi d’impegno per la Fondazione Sassi a partire dagli ambiti statutari : favorire e sostenere il recupero dei rioni Sassi attraverso il restauro, recupero e riuso di immobili, spazi, ambienti, oggetti e testimonianze presenti in essi”.