Da gennaio ad oggi a Matera oltre 3mila turisti hanno visitato gli ipogei di piazza Vittorio Veneto, che ospitano l'antico sistema cittadino di raccolta delle acque potabili composto dai 'palombari', serbatoi scavati nel masso tufaceo e coibentati con intonaci naturali. A renderlo noto Giovanni Ricciardi, presidente dell'associazione delle guide turistiche materane, che ha precisato che da gennaio a metà luglio il sito è stato fruibile solo nei fine settimana e successivamente tutti i giorni.
I visitatori provengono per gran parte dall'Italia e il 10% sono stranieri, attratti da un'opera di ingegneria idraulica realizzata con tecniche tradizionali e caratterizzata da cisterne profonde 15 m, che un tempo contenevano migliaia di metri cubi di acqua. Gli ambienti sono visitabili in parte, in attesa che vengano completati i lavori per rendere fruibile un versante prossimo al Palazzo dell'Annunziata che contiene quel che resta di un sistema di fortificazioni con una torre normanna e altri ambienti ipogei.
“Comitive, famiglie, studiosi – ha detto Ricciardi – rappresentano le categorie più diffuse di visitatori. Da parte di molti è la richiesta di poter vedere un maggior quantitativo di acqua nei palombari, fino all'altezza della passerella metallica. Ciò costituirebbe un ulteriore suggestivo elemento di attrazione per uno dei siti tra i più visitati della città”.