“Dopo 40 anni di inutili tentativi a Matera – Capitale Europea della Cultura nel 2019 – è stata avviata concretamente la fase di conservazione e valorizzazione dell’antica cattedrale rupestre della città, la chiesa di Santa Maria della Valle”. Ad annunciarlo il sindaco,Raffaello De Ruggieri, che ha definito la chiesa rupestre ‘un patrimonio inestimabile’ della città. Il restauro e la restituzione della chiesa potranno avvenire dopo l’avvio delle procedure deciso dalla Soprintendenza regionale della Basilicata.
“Santa Maria della Valle – ha spiegato De Ruggieri – si trova lungo il vecchio itinerario della Via Appia. La chiesa originale, cripta di quella attuale, risale al periodo longobardo, forse al settimo secolo, mentre l’imponente edificio soprastante venne probabilmente fu eretto nel XIII secolo dai monaci benedettini. Presenta un ricco ciclo decorativo di affreschi in cui sono raffigurati oltre alla Vergine e al Cristo, San Giovanni Battista, San Nicola, Sant’Antonio, Santa Lucia, San Gregorio Papa in trono tra le anime del Purgatorio. Nell’abside centrale sono presenti le icone di Santa Brigida, Regina di Svezia, e di San Giacomo di Compostela, che rappresentano segni devozionali chiari che la Chiesa rupestre della Vaglia fu un punto di sosta dei pellegrini diretti in Terra Santa. Poiché è ricorrente la figura di Santa Brigida, alcuni storici ipotizzano che la Regina possa aver visitato il luogo. La Chiesa fu chiusa al culto nel 1756”.