Dal Paul Getty Museum l’Askos torna a Crotone

Il reperto bronzeo del V secolo a.C. raffigura una sirena

Torna nella sua terra di origine l'Askos, un unguentario bronzeo del V secolo avanti Cristo raffigurante una sirena. Il reperto, trovato durante uno scavo clandestino a Strongoli, è stato restituito dal Paul Getty Museum di Malibù, in California, che lo aveva acquistato nel febbraio del 1992 per una somma di 600 mila dollari. L'askos è stato consegnato al Museo di Crotone, tramite la Soprintendenza archeologica della Calabria, dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale. Il rientro in Italia dell'unguentario in bronzo, avvenuto nel novembre del 2007, già esposto presso nelle scuderie del Quirinale e in Grecia, è frutto di un'attività extragiudiziale condotta dal Ministero dei Beni culturali e dal Comando carabinieri Tutela patrimonio culturale, d'intesa con l'Avvocatura generale dello Stato. Secondo la Soprintendente archeologica della Calabria, Simonetta Bonomi, “al reperto a Crotone sarà data degna esposizione. Sarà ripulito dai restauratori del Museo archeologico e, per Natale, sarà il nostro regalo alla città, che potrà così rendersi conto di questo patrimonio millenario”. Il direttore del Museo archeologico di Crotone, Domenico Marino, ha annunciato che l'askos di Strongoli verrà esposto insieme ad un altro bronzo dello stesso tipo (datato VI secolo a.C.), rinvenuto sempre nel crotonese, negli anni '50, “testimonianza – ha spiegato Marino – che si tratta di un reperto tipico della Magna Grecia crotonese”.
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