Gallelli: non si fa turismo solo con gli spot

I balneari accusano l’inerzia delle amministrazioni

Uno spot non basta per conquistare il mondo. Lo sostiene Salvatore Gallelli, coordinatore Provinciale del Sindacato Balneari di Confcommercio di Catanzaro che commenta l’iniziativa della Regione attuata nei mesi scorsi. "Bello lo spot pubblicitario che per tutta la stagione invernale ha spopolato sulle reti televisive italiane, azzeccato e toccante direi! – commenta Gallelli – Lo spot avrà anche conquistato tutti ricevendo il prestigioso riconoscimento del marketing Elite Award 2009 per l'efficacia del testimonial, ma do salo non basta. Non è possibile pensare che una buona stagione turistica dipenda tutto solo da uno spot pubblicitario, ma si ha l'impressione che per chi ci governa sia così. Se si investe tanto in una campagna pubblicitaria e poi la realtà è diversa, cosa la si fa a fare?". Il coordinatore dei balneari sostiene che chi si occupa per professione dello sviluppo turistico di un territorio dovrebbe possedere svariate competenze, tali da permettergli di interagire con i privati del settore turistico e non solo, per facilitare il loro lavoro permettere una leale concorrenza, ma soprattutto creare un'offerta turistica capace di competere a livello nazione ed internazionale. "Sono molti i paesi nel mondo i quali attraverso l'attività turistica hanno messo in moto veri e propri processi di sviluppo territoriale – dice – puntando soprattutto alla crescita occupazionale e quindi alla crescita del paese. A questo punto la domanda sorge spontanea: ''perché per la nostra regione non può essere così?' eppure la materia prima non manca. Di fronte alla bellezza e alla varietà del nostro territorio, diventa difficile comprendere perché non riusciamo ad emergere neppure turisticamente". Sotto accusa le amministrazioni locali che pur rivestendo un ruolo di fondamentale importanza, non sono state capaci di creare processi di sviluppo per migliorare la situazione.

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