Agriturismo, in calo gli arrivi in Calabria

Trend negativo in estate e l’autunno non va meglio

E’ negativo il bilancio della stagione estiva stilato da Agriturist Calabria, l'associazione agrituristica di Confagricoltura. Come la stessa associazione aveva anticipato qualche mese fa, gli arrivi e le presenze nelle aziende agrituristiche calabresi hanno registrato un calo preoccupante. E il trend sta continuando nella stagione autunnale. “Circa la metà delle aziende – spiega una nota Agriturist – ha registrato sensibili cali di arrivi nell'ordine del 25-30%, mentre anche la presenza degli stranieri è stata in calo; infatti, mediamente, gli arrivi dall'estero sono diminuiti del 35%. I dati di Agriturist Calabria sono tra l'altro confermati dal Rapporto dell'Osservatorio Nazionale per il Turismo, secondo cui l'extralberghiero, nei primi nove mesi dell'anno, ha perduto il 6,9% delle presenze, rispetto allo stesso periodo del 2008. “Sebbene si stia rivolgendo molta attenzione alle azioni di destagionalizzazione, attraverso la promozione delle aree rurali, nonché delle tradizioni culturali ed enogastronomiche – ha spiegato il presidente Francesco Fratto – e nonostante gli sforzi per proporci sul mercato come destinazione non solo balneare, quello estivo rimane senza dubbio ancora il periodo maggiormente attrattivo nella nostra regione. E questa marcata stagionalità certamente penalizza quanti hanno investito ingenti risorse su un'ospitalità fruibile tutto l'anno, puntando anche in prodotti e cibi d'eccellenza”. Fratto mette in evidenza anche le conseguenze derivate dalle polemiche relative al presunto inquinamento delle acque: “Le recenti e purtroppo allarmanti notizie circolate sulla salubrità e la balneabilità delle nostre coste, hanno ancor più danneggiato un sistema di offerta turistica già debole di per sé, peraltro penalizzato dalla carenze di infrastrutture e dall'inadeguatezza delle vie di comunicazioni”.
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