Banca dati strutture ricettive, al via sperimentazione anche in Calabria

Da oggi, mercoledì 26 giugno, anche la Calabria si unisce all’Abruzzo, alla Puglia e al Veneto nella fase sperimentale della Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche (BDSR). Nel corso delle prossime settimane, il sito del ministero fornirà aggiornamenti sull’attivazione del servizio per le altre Regioni e Province Autonome, fino a coprire gradualmente l’intero territorio nazionale.

Questa prima fase della BDSR compie un ulteriore passo avanti anche in seguito al decreto sull’interoperabilità che il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha firmato lo scorso giovedì 6 giugno. La piattaforma, concepita per garantire piena trasparenza agli utenti e favorire il contrasto all’evasione, entrerà poi a pieno regime a partire dal 1° settembre.

Tramite la piattaforma è possibile richiedere il Codice Identificativo Nazionale (CIN), da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture e degli immobili, ai sensi dell’art. 13-ter del decreto-legge n. 145/2023: effettuando l’accesso tramite identità digitale, i titolari visualizzano i dati relativi alle strutture collegate al proprio Codice Fiscale, integrano le informazioni mancanti, segnalano eventuali modifiche e ottengono il CIN.

Nella fase di avvio sperimentale non sono previste sanzioni ed è consentito ai cittadini che lo desiderano di adeguarsi con un ampio margine di anticipo agli obblighi correlati al codice identificativo.

Le diposizioni contenute all’art. 13-ter del decreto-legge n. 145/2023 saranno applicabili solo dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, prevista non oltre il 1° settembre 2024, dell’Avviso attestante l’entrata in funzione della BDSR su scala nazionale. L’acquisizione del CIN sarà obbligatoria entro i termini chiariti nelle FAQ dedicate.

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