L'attracco delle navi a Lipari è pericoloso. Lo sostiene il direttore generale del Gruppo Foderaro, Battista Foderaro. Il gruppo calabrese effettua un collegamento giornaliero con le Isole Eolie con partenza da Vibo Valentia, e per far fronte ai disagi sopportati, Foderaro ha scritto al ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla. Foderaro denuncia la condizione definita di pericolo, riguardante l'attracco delle navi e la condizione di estremo disagio cui sono sottoposti le migliaia di turisti italiani e soprattutto stranieri che ogni giorno, utilizzando navi in partenza dalla Sicilia e dalla Calabria, effettuano il tour delle isole Eolie. ''Il Comandante della Guardia Costiera di Lipari – afferma – ha imposto lo spostamento dell'attracco dal porto di Sottomonastero a quello di Marinacorta. Sottomonastero é l'unico vero porto dell'isola protetto e sicuro, con una banchina centrale di alcune centinaia di metri, con ampi piazzali e con vie di uscita in diverse direzioni. Marinacorta ha un unico molo, lungo e stretto, che si proietta in mare aperto, senza alcuna protezione, sul quale si può operare solo in testata". Foderaro sottolinea che "sono ben 14 le navi provenienti dalla Sicilia e dalla Calabria che effettuano tour turistici giornalieri interessando diverse isole delle Eolie. In particolare, Lipari, la più grande ed attrezzata dal punto di vista turistico, viene raggiunta quasi contemporaneamente da diverse motonavi. L'attracco, uno alla volta, sulla testata di Marinacorta comporta lunghe e sofferte soste in rada con diverse centinaia di passeggeri a bordo, fra questi anche persone anziane e disabili, sballottati a causa del mare che anche in condizioni di tempo buono risulta sempre mosso dal notevole traffico in transito di navi e natanti di ogni genere". Segnalate anche condizioni di disagio e pericolo anche a terra per i turisti.