Interruzione Sa-Rc, la Calabria chiede di far presto

Per il Consiglio Regionale è un rischio per il turismo

"L'Anas deve produrre uno sforzo straordinario per consentire nel modo più rapido possibile la ripresa della circolazione sulla Salerno-Reggio Calabria, tra l'area di Villa San Giovanni e Scilla". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale calabrese, Alessandro Nicolò,commentando  l'ipotesi avanzata dai tecnici dell'Anas che prevedono di chiudere per almeno quattro settimane la circolazione nel tratto Villa San Giovanni-Scilla dopo la caduta di un masso. "La dilatazione dei tempi di recupero della mobilità autostradale, già pesantemente sacrificata tra Scilla e Bagnara Calabra per i lavori di ammodernamento dell'A/3 non è sopportabile sotto il profilo sociale ed economico – sostiene Nicolò – I percorsi alternativi individuati dall'Anas, di fatto, sono percorsi obbligati, poiché l'unica strada utilizzabile per aggirare il tratto chiuso per i mezzi pesanti e per i pullman è la vetusta provinciale Campo Calabro-Melia, un unicum di tornanti pericolosi, a strapiombo, dove gli spazi di fuga e di interscambio sono veramente inesistenti. In queste condizioni, e con l'approssimarsi della stagione estiva, diventa veramente improbo e scoraggiante per chiunque raggiungere la Calabria e la provincia di Reggio con il trasporto gommato. La riduzione dei treni a lunga percorrenza, la precarietà dell'autostrada rappresentano, un combinato disposto negativo, un rischio reale per l'offerta turistica". All'Anas quindi, Nicolò chiede l'assunzione di una iniziativa eccezionale per accorciare i tempi per i controlli previsti, per dare così un minimo di respiro alla mobilità autostradale.

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