La Calabria scommette sull’apiturismo e sull’apiterapia

Il 20 maggio, in occasione della Giornata mondiale delle Api, è nata l’associazione ‘Apiturismo Calabria’ volta alla valorizzazione dell’apicoltura, del turismo rurale e soprattutto alla diffusione dell’Apiterapia.
La giornata dedicata alle api evidenzia in tutto il mondo l’importanza degli impollinatori e delle api, fondamentali per garantire la sicurezza alimentare e la sussistenza di centinaia di milioni di persone, il funzionamento degli ecosistemi, la conservazione degli habitat e la tutela della biodiversità.
L’associazione ‘Apiturismo Calabria’ oltre a tutelare l’apicoltura, la biodiversità e a valorizzare il territorio rurale e il turismo green vuole diffondere la pratica dell’apiterapia, grande novità per la Calabria. L’apiterapia prevede l’introduzione in azienda di casette in legno connesse alle arnie esterne, che consentono agli utenti di respirare i profumi benefici e balsamici del miele, della propoli, della pappa reale, delle cere e di ascoltare il ronzio particolare dell’alveare che ha una frequenza di 432 Hz e assomiglia alle onde del mare: è la cosiddetta ‘frequenza della natura’.
A presiedere l’associazione Francesca Rombolà, apicoltrice di Drapia nel vibonese, che ha installato il primo apiario olistico in Calabria.
“I piccoli apicoltori credono nella forza della multifunzionalità dell’agricoltura e nel turismo del benessere, soprattutto dopo la pandemia. Il nostro apiario olistico ‘I giardini di Aristeo’ ci sta dando grandi soddisfazioni e a Brattirò giungono comitive, scolaresche e turisti per godere degli effluvi e del suono benefico delle api, detto ‘Beehumming’, in sessioni che vanno da 10 a 45 minuti. Ci piace promuovere i prodotti dell’alveare, dal miele alla cosmesi naturale e la didattica delle api che aumenta la consapevolezza del ruolo rivestito dagli impollinatori per l’ambiente”, ha spiegato Rombolà.
“Proporre l’apiterapia in azienda consente di offrire un servizio innovativo e di incrementare i flussi di visitatori, bikers, escursionisti, gruppi e famiglie, appassionati di turismo all’aria aperta nel week-end, contribuendo così a promuovere il proprio comune e a commercializzare direttamente i prodotti della terra e degli apicoltori della zona, proponendo degustazioni guidate ed eventi culturali e didattici”, ha detto Vincenzo Bellè, agrumicoltore biologico di Fiumara nel reggino.
Per l’agronomo Rosario Previtera, presidente di ‘Save Your Globe’, “l’Apiturismo ha una funzione educativa in quanto promuove le attività ambientali pro-ecologiche, ha funzione di marketing territoriale perché è attrattivo e promuove le risorse del territorio, ha funzione salutistica in quanto offre il benessere psicofisico tramite i prodotti delle api e l’apiterapia, ha una funzione sociale in quanto attiva la comunità locale avviando network tra apicoltori, aziende e professionisti di vari settori”.
A tal fine, con la costituenda associazione ‘Apiturismo Calabria’, saranno attivati al più presto i corsi di formazione per apicoltori, agricoltori e operatori del benessere in collaborazione con gli enti, le associazioni di categoria calabresi e le associazioni nazionali di Apiterapia.

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