É tutto pronto per l’inaugurazione in primavera dell’Ara Maris, struttura 5 stelle lusso pronta a rivelarsi come l’emblema dell’ospitalità di lusso a Sorrento.
“L’Ara Maris non sarà solo un luogo di soggiorno, ma un ritorno a casa, una storia che non finisce mai di sorprendere. Le aspettative sono inebrianti – afferma Fulvio Gaglione, GM dell’hotel – perché non ci accontenteremo di essere solamente un altro hotel di lusso a Sorrento. Stiamo progettando un’esperienza per gli ospiti che trasporterà i sensi in un viaggio straordinario, superando le loro aspettative”.
Gaglione enfatizza l’attenzione ai dettagli all’interno dell’Ara Maris. “Stiamo cercando di creare un ambiente che catturi l’essenza della Costiera – spiega – La vista sul mare, i sapori locali… sarà un’esperienza che coinvolgerà tutti i sensi. Ogni passo nell’Ara Maris sarà come un’ode alla bellezza intorno a noi, un tributo alla ricca storia e alla cultura che rendono unica la Costiera.”
L’hotel sta anche preparando esperienze personalizzate per i suoi ospiti. “Vogliamo che ogni visita sia unica e memorabile – continua Gaglione – Stiamo organizzando escursioni sul territorio per far scoprire le realtà locali e progettando attività su misura”.
La sostenibilità è un’altra priorità. “Vogliamo che la nostra bellezza naturale sia parte dell’esperienza dei nostri ospiti – afferma Gaglione – Stiamo adottando misure eco-friendly, come l’uso di pannelli solari e prodotti a km0, coinvolgendo anche la comunità locale.”
Per promuovere l’Ara Maris si punta a trasformare l’hotel in un’esperienza imperdibile, un invito a far parte di qualcosa di straordinario.”Stiamo costruendo partnership strategiche per far emergere l’Ara Maris come un gioiello nascosto tutto da scoprire e impossibile da ignorare,” spiega il GM.
La visione a lungo termine dell’Ara Maris è quella di essere l’indiscusso faro dell’ospitalità di lusso nella regione. “Gli obiettivi per i prossimi anni? Sono ambiziosi! Vogliamo essere riconosciuti e celebrati non solo per le stelle sulle nostre recensioni, ma per il calore nei nostri sorrisi,” conclude Gaglione.