Riceviamo e pubblichiamo la nota di ADV Unite in merito alla situazione della adv.
“Se esiste una categoria professionale che pagherà più di altre, in termini di perdita di fatturato e di crollo occupazionale, questa è quella degli adv. Tanto il Governo nella figura del presidente del Consiglio e del Ministro del Mef Gualtieri, quanto il Ministero di riferimento del Mibact nella figura del Ministro Franceschini, ed infine la Regione Campania non hanno in nessun modo tenuto presente le ragioni degli adv che pure, per il tramite delle loro associazioni, avevano fatto pervenire analisi e proposte, puntualmente ignorate.
Le ragioni per le quali noi adv siamo e saremo i più colpite dalla crisi si possono riassumere in 2 punti: non sarà sufficiente la riapertura delle attività in Italia dal momento che buona parte delle vendite riguardano anche l’estero e che,anche a fronte di una graduale normalizzazione a livello internazionale, resterà a far da freno l’aspetto psicologico. Come conseguenza di ciò, al netto dei mesi di lockdown nei quali ovviamente non si sono prodotti ricavi, anche raggiungendo a fine anno il medesimo numero di contratti chiusi del periodo precedente (cosa peraltro impossibile) il fatturato crollerà almeno del 75%. Una vacanza vacanza in Italia costa generalmente molto meno di un viaggio all’estero e, ottenendo profitti in termini percentuali, più scende la spesa pro capite e meno guadagna un’adv, A parità di medesimi costi di gestione; proprio in virtù della bassa marginalità a fronte di alti costi di gestione (locazioni, personale, polizze assicurative, tributi vari, etc) nessuna delle azioni proposte dal Governo riusciranno a contenere il crollo del settore.
Facciamo quindi presente al Governo:
Le azioni da questo intraprese non avranno ricadute di vantaggio sulla categoria. Non lo avranno gli aiuti promessi agli stagionali del turismo, poichè nelle agenzie operano professionisti qualificati con anni ed anni di servizi e che godono nella stragrande maggioranza dei casi di contratti stabili; il voucher per le persone e le famiglie, di cui ad oggi si conoscono solo le linee guida, avranno un impatto minimo sul settore. Anzitutto si deve capire se per l’utilizzo del voucher corre l’obbligo per il destinatario si affidarsi alla rete di intermediazione o meno; tutte le altre misure messe in campo per le piccole medie imprese in generale, oltre ad altre allo stato non ancora confermate (esenzioni da responsabilità civili e penali relative alla diffusione del covid19 negli ambienti di lavoro, concessione di credito d’imposta per le spese effettuate in ottemperanza alla richiesta sanificazione e messa in sicurezza (distanziamento) del posto di lavoro, esclusione delle quota tasse sulle varie bollette da parte delle aziende fornitrici di servizi), dovranno per questo settore essere da subito estesa al 31 dicembre 2020. Si deve dare l’opportunità al titolare di adv di scegliere oggi se riaprire o meno la propria attvità, questo stillicidio non può continuare; costituire una via preferenziale e certa per il ricorso al credito entro il limite dei 25.000 euro, che ad oggi non ha prodotto alcun risultato concreto.
Chiediamo inoltre al Governo: motivazione del cliente a viaggiare, per mezzo della defiscalizzazione dei pacchett di viaggio di piacere prenotati tramite la filiera dell’intermediazione, fino ad un importo massimo per anno o per viaggio da stabilire; regolamentazione dei portali turistici con sede estera che, oltre a non contribuire al nostro erario, usufruiscono anche di regime iva agevolato, sottraendo traffico e quindi fatturato alle adv; accordo governativo con i gestori delle carte di credito. La nostra attività ha, come detto prima, margini lordi molto bassi, pari mediamente all’8 – 8,5%, quindi tali da non potersi consentire dei costi transazione in termini percentuali. Chiediamo pertanto che il costo transazione sia fisso, equiparato quindi a quello di un bonifico bancario.
Chiediamo infine alla Regione Campania: la garanzia di una costante e seria lotta agli abusivi di settore, siano essi on line, parrocchie, Cral o privati; l’insediamento stabile in sede regionale di una Task Force in materia turistica che includa rappresentanti delle adv. L’istituzione di questa unità consentirebbe agli adv di avere un punto di riferimento istituzionale e fonti affidabili a cui far riferimento; a partire dal 01/01/2021 una stretta sorveglianza su tutte le adv titolari di regolari licenze affinché ottemperino a quanto richiesto dalla legge, e cioè: regolare figura del direttore tecnico, assicurazione responsabilità civile, fondo di garanzia. Con conseguente chiusura di chi non è in regola”.