Jannotti Pecci: pronti a fare nostra parte per far ripartire le Terme di Stabia

Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme e di Confidustria Campania, ha evidenziato come il fallimento di Terme di Stabia spa rappresenti ‘uno schiaffo’ all’imprenditoria termale nazionale, ricordando che lo stabilimento del Solaro fatturava a cavallo del 2000 circa 12 miliardi di lire all’anno, mentre negli 8 anni antecedenti alla chiusura continuavano a fatturare circa 5 milioni di euro di media annua. “Le Terme di Stabia godono a di opportunità terapeutiche e curative di assoluta eccellenza anche in ambito nazionale e noi vogliamo fare la nostra parte per garantirne la riapertura – ha affermato – Ma, l’individuazione di soggetti imprenditoriali potenzialmente interessati ad investire nel rilancio di un’azienda storica come le Terme di Castellammare di Stabia, non può prescindere da alcune certezze minime. Mi riferisco – ha proseguito Jannotti Pecci – al trasferimento dell’intero complesso a privati secondo modalità che consentiranno di capitalizzare gli investimenti da realizzare e, soprattutto, alla stipula di un contratto di sviluppo ed un accordo di programma per la realizzazione in tempi brevi dei necessari interventi di recupero e sistemazione dell’intero plesso aziendale, per i quali Invitalia ed il Governo, e segnatamente il MISE, dovranno svolgere un ruolo decisivo. A questo, andranno affiancati efficaci percorsi di riqualificazione del personale e l’assunzione di precisi impegni da parte della Regione Campania in ordine alla definizione di un percorso dedicato per il rilascio delle nuove autorizzazioni e accreditamenti sia per l’azienda termale che per il centro di fisiokinesiterapia, prevedendo limiti di spesa sufficientemente capienti, da calcolarsi sulla base di una media dei fatturati SSN sviluppati negli ultimi dieci anni. Siamo disposti ad intraprendere un dialogo con le parti sociali per affrontare in modo serio la vicenda dei lavoratori – ha concluso – ed entro settembre contiamo di produrre una proposta di progetto che coinvolgerà tutta l’industria del Turismo Termale della nostra regione”.

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