Confesercenti e Asshotel Salerno, presiedute rispettivamente da Enrico Bottiglieri e da Gennaro Pisacane, hanno deciso di elaborare un nuovo testo di legge per rendere la tassa di soggiorno più rispondente alle reali esigenze del turismo.
“La tassa di soggiorno – spiega Pisacane – come istituita dal D.Lgs. n. 23/2011, sta fallendo ogni suo obiettivo. Introdotta per favorire lo sviluppo turistico delle località, è oggi utilizzata come strumento di bilancio, ossia per la copertura delle ordinarie spese di gestione dei comuni ed, in alcuni casi, per la copertura di debiti precedentemente contratti. Le cause di questo uso distorto dell'imposta sono da ravvisare nella genericità della formula legislativa adottata che, avendo considerato ‘interventi nel settore turistico’ qualsiasi intervento relativo ai servizi pubblici locali, ha, di fatto, aperto la strada ad ogni possibile utilizzazione da parte dei comuni del relativo gettito”.
“La nostra proposta mira a recuperare alla tassa la sua originale funzione – spiega Bottiglieri – e lo fa partendo da quelli che sono i reali bisogni del turismo. Di qui la proposta di introdurre l'obbligo, per i Comuni, di ripartire equamente il gettito dell'imposta tra: azioni di monitoraggio dei mercati; azioni di miglioramento dell'accoglienza turistica; azioni di promozione della destinazione e azioni di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali, nonché dei relativi servizi pubblici locali”.
“È fondamentale – aggiunge Pisacane – che si abbandoni la logica dell'improvvisazione e si sposi quella della pianificazione assistita dalle giuste competenze e professionalità. Da qui la proposta di imporre ai Comuni la preventiva adozione di un piano di sviluppo turistico, da far redigere da esperti del settore turistico, che indichi analiticamente le azioni da intraprendere al fine di ottenere i risultati auspicati”.
La proposta delle due Associazioni mira a risolvere il fatto che, con la tassa di soggiorno, si è richiesto un contributo allo sviluppo turistico delle località solo ai turisti stanziali, senza nulla chiedere a quelli mordi e fuggi.
“Si tratta di una scelta inaccettabile – osserva Pisacane – soprattutto se si considera che molto spesso sono proprio questi ultimi ad arrecare grossi disagi alle località. La nostra proposta si muove in questa direzione, prevedendo che la tassa possa essere applicata non solo ai turisti che soggiornano nelle strutture ricettive, ma anche a coloro che, risiedendo fuori regione, fanno visita alla località approdandovi con autobus turistici o con mezzi di navigazione aerea o marittima”.
L’argomento verrà trattato nel convegno ‘Le Imposte sul Turismo? Trasformiamole in opportunità’, organizzato dall'Asshotel – Confesercenti Roma, d'intesa con l'Asshotel Confesercenti Salerno, che si terrà a Roma il 20 giugno . presso i Musei Capitolini – Sala Pietro da Cortona, alle 10.
“Se il Governo ha realmente a cuore lo sviluppo economico del Paese – afferma Filippo Donati, presidente Nazionale dell'Asshotel Confesercenti – deve assolutamente modificare la normativa in tema di tassa di soggiorno. Quest’ultima può rappresentare una grossa occasione per il rilancio dell'intero settore, ma ciò avverrà solo se il gettito verrà destinato a quelli che sono i reali bisogni del turismo oggi in Italia. La nostra proposta mira a traformare la tassa di soggiorno da tassa ‘sul turismo’ a tassa per il turismo".