Alla Reggia di Caserta mostra multimediale e immersiva su Modigliani

Quattro sale con visori per la realtà aumentata, ologrammi in 4k, uno schermo a 360 gradi per un docufilm originale sulla vita di Amedeo Modigliani. Sono alcuni degli elementi che compongono ‘Modigliani Opera’, spettacolo multimediale allestito nei saloni della Ex Aeronautica Militare della Reggia di Caserta dal 4 maggio al 31 ottobre. “La mostra virtuale viene da un sogno comune, emozionare – spiega Sergio Bernardi, vicepresidente dalla neonata Fondazione Amedeo Modigliani – Ricerca Scientifica, che ha ideato l’esposizione – Il nostro visitatore ideale è quello che non sa neanche chi sia Modigliani. Vogliamo accompagnarlo e fargli vedere e conoscere quello che un solo dipinto non dice. La vita di Modigliani è già un film. Noi non ci limitiamo a immagini in loop dei suoi quadri con musica di sottofondo, vogliamo coinvolgere”.
“C’è la possibilità che la mostra si arricchisca con l’esposizione non solo virtuale “di alcuni dipinti di Modigliani, ci stiamo lavorando – aggiunge Fabrizio Checchi, presidente della Fondazione – Il nostro obiettivo principale è didattico, far avvicinare il grande pubblico all’arte, soprattutto i giovani. Non ci occuperemo solo di Modigliani. Questo è il nostro primo format, nato per essere internazionale e sta già riscuotendo un grande interesse, siamo già in contatto ad esempio con New York”.
“La Reggia di Caserta ha una forte vocazione all’arte contemporanea, insieme al Madre di Napoli ne siamo uno dei poli di riferimento nel sud – dice Vincenzo Mazzarella, responsabile per l’istituzione campana dell’area ‘animazione e didattica’ – Fra le mostre virtuali abbiamo già ospitato quella su Klimt. Ha avuto un discreto successo, con 70mila ingressi ma non mi ha soddisfatto completamente; questa su Modigliani offre un percorso molto più ricco, al quale voglio aggiungere anche una parte teatrale, con attori del territorio. Sarà dedicata al rapporto tra Modigliani e la sua musa, Jeanne Hebuterne che si suicidò incinta all’ottavo mese del loro secondo figlio, la notte dopo la morte del pittore, nel 1920″.

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