“A Napoli la gente ha cominciato a prendersi cura dei suoi beni. Abbiamo lavorato molto su questo convinti della forza del bello: chi incontra nella vita la cultura non diventerà mai un camorrista. Abbiamo instaurato un ufficio in cui si favorisce la legalizzazione di pratiche non illegali, come le vendite ambulanti di souvenir o gadget, per accompagnare chi si inventa un mestiere per necessità”. Ad affermarlo Luigi De Magistris, sindaco di Napoli.
“Attraverso un progetto di questo tipo – ha spiegato – con alcune associazioni di giovani, per Natale apriremo 32 chiese che sono chiuse da tempo per mancanza di personale: facendo pagare un piccolo biglietto destinato per metà al Comune per recuperare le spese utili a tenerle aperte e l’altra metà per dare uno stipendio ai ragazzi che faranno da guida e che così sottrarremo alla tentazione del male”. Uno spiraglio, dopo ledenunce anche da parte del Mattino, con i reportage e il libro con le foto di Sergio Siano ‘Le chiese proibite di Napoli’.