Il ninfeo di Tiberio tornea nella Grotta Azzurra di Capri. L’operazione è guidata dall’associazione ambientalista Marevivo, che in collaborazione con la Sovrintendenza Speciale ai Beni Archeologici di Pompei ed i comuni di Capri ed Anacapri, vuole riportare le tre statue recuperate sui fondali della grotta nel 1964 nello stesso punto dove le aveva fatte collocare Tiberio. L’operazione dovrebbe riconsegnare al celebre sito marino, la sua dignità di attrattore turistico di fama mondiale, la cui immagine è stata scalfita, insieme a quella dell’isola, dai problemi di inquinamento di questa estate.
L’operazione di Marevivo, riguarda due tritoni ed un Nettuno, oggi esposti nel museo della Casa Rossa di Anacapri e parte integrante del panorama storico ed archeologico dell’isola. Secondo quanto scriveva Plinio, infatti, sui fondali della Grotta, ci sarebbe stata una schiera di Tritoni che emergevano dall’acqua azzurra dalle ginocchia in su ed erano guidati da Nettuno.
Tutto questo per secoli ha tenuto lontani i pescatori di Capri che pensavano che, secondo la leggenda, la grotta fosse infestata da spiriti maligni.
L’operazione di Marevivo, riguarda due tritoni ed un Nettuno, oggi esposti nel museo della Casa Rossa di Anacapri e parte integrante del panorama storico ed archeologico dell’isola. Secondo quanto scriveva Plinio, infatti, sui fondali della Grotta, ci sarebbe stata una schiera di Tritoni che emergevano dall’acqua azzurra dalle ginocchia in su ed erano guidati da Nettuno.
Tutto questo per secoli ha tenuto lontani i pescatori di Capri che pensavano che, secondo la leggenda, la grotta fosse infestata da spiriti maligni.