La lavorazione artigianale del corallo e del cammeo di Torre del Greco si candida ad essere patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco. Sul territorio la prima azienda nacque agli inizi del 1800. Attualmente il comparto vede quasi 5.000 addetti impegnati direttamente o nell’indotto nelle oltre 300 aziende e con un fatturato vicino ai 170 milioni annui. ”La procedura è lunga e complessa e si è solo all’inizio – ha detto il presidente del comitato promotore, Tommaso Mazza, che è anche presidente di Assocoral, l’Associazione che raggruppa le più importanti imprese del settore. l’ufficializzazione della proposta di candidatura è avvenuta nel corso di una conferenza pubblica alla quale sono intervenuti, tra gli altri, i sottosegretari ai Beni Culturali e alla Difesa, Antimo Cesaro e Gioacchino Alfano, e l’assessore alle Attività Produttive della Regione, Amedeo Lepore.
”La lavorazione artigianale del corallo e del cammeo di Torre del Greco – ha detto Cesaro – è un’eccellenza culturale che da secoli rappresenta nel mondo uno dei simboli della creatività e del design made in Italy. Un insieme di saperi e abilità artigiane strettamente legate al territorio e che vorremmo fosse riconosciuto anche dall’Unesco per valorizzarlo, promuoverlo e tramandarlo alle nuove generazioni”.