La Cappella di Santa Maria dei Pignatelli è il primo della serie dei gioielli del grande progetto ‘Centro Storico di Napoli-Sito Unesco’ a ritrovare la luce in versione restaurata. La chiesa è rimasta chiusa al pubblico per oltre cinquant’anni ma adesso, grazie al lavoro dell’Università Suor Orsola Benincasa, è pronta per essere restituita alla città.
L’inaugurazione della sua seconda vita si è svolta nei giorni scorsi alla presenza del rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro; il sindaco Luigi de Magistris; i fratelli Fabio e Giovanni Pignatelli; il sovrintendente Luciano Garella; Sylvain Bellenger, direttore del Museo di Capodimonte; e la squadra di lavoro del Suor Orsola Benincasa con gli studenti del Corso di Laurea magistrale in Restauro dei beni culturali che hanno collaborato ai lavori di restauro.
“In un Paese in cui si parla spesso delle grandi opportunità sprecate nell’investimento dei fondi europei ci riempie di orgoglio aver portato a termine un lavoro lungo e complesso che ci consente oggi di restituire alla città uno dei suoi grandi patrimoni che abbiamo tutte le intenzioni di valorizzare al meglio con numerosi progetti accademici, scientifici, artistici e culturali che mettano al centro dell’azione soprattutto i giovani della nostra città e delle Università”, commenta il rettore d’Alessandro.
Lo stesso giorno dell’inaugurazione ha preso il via un ciclo di lezioni magistrali di Paolo Isotta su ‘Gli splendori della Scuola Musicale Napoletana’ organizzato nell’ambito del programma dell’undicesima edizione del Napoli Teatro Festival Italia. Il ciclo di lezioni di Isotta rappresenterà anche il ‘battesimo’ delle attività accademiche e culturali della ‘Cattedra permanente di Culture d’Europa Cappella Pignatelli’ dell’Università Suor Orsola Benincasa.