Paestum, trovata la base sepolta del tempio greco grazie a georadar

Identificata la base sepolta del tempio dorico di V secolo a.C. scoperto nel giugno 2019 nell’antica città greca di Paestum, vicino Salerno. La scoperta è il risultato della indagini nel sottosuolo condotte con il georadar in collaborazione con il Parco Archeologico di Paestum e Mibact, da un gruppo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), sotto la guida di Enzo Rizzo e Francesco Soldovieri.

Dopo il ritrovamento di alcuni elementi smembrati della struttura presso le mura della città antica, gli esperti hanno realizzato una indagine non invasiva, in grado di identificare tracce sotterranee che ha rivelato un’anomalia in corrispondenza del ritrovamento degli elementi in superficie, in via ipotetica identificabile con il tempio smembrato. Nelle elaborazioni ottenute dai ricercatori dell’Istituto di metodologie per l’analisi ambientale (Imaa) e dell’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente (Irea) del Cnr si vede una struttura rettangolare, i cui lati misurano 6×12 metri.
“Dimensioni che andrebbero bene con quanto abbiamo ricostruito in base agli elementi trovati in superficie -rileva il direttore del Parco Archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel – Quello che ci ha sorpreso – aggiunge – è la struttura interna che si intravede: ci sembra essere un corpo centrale, una cella, circondata da un portico. Ma un tale tipo di impianto di solito non viene adottato per edifici così piccoli, ma solo per grandi templi come quello di Nettuno a Paestum. Pertanto solo uno scavo scientifico potrà dare risposte certe”.

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