Reggia Carditello, andata deserta ultima asta

E il 22 marzo Comune incontra Napolitano al Quirinale

Il destino della Reggia Borbonica di Carditello è appeso ad un filo. Il palazzo settecentesco, per anni abbandonato, è finito all'asta per la modica cifra di 15 milioni di euro. Il Consorzio di Bonifica del Basso Volturno, ente proprietario, vanta una debito di 32 milioni di euro, verso l'ex banco di Napoli, soldi che dovrebbero arrivare proprio dalla vendita del sito. Purtroppo, come già avvenuto nelle precedenti sedute, l’asta al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere è andata deserta.  Il 29 marzo si terrà la nuova seduta che vedrà la base d'asta ulteriormente ribassata (almeno di un quarto), rendendo il sito sempre più appetibile.
Intanto, Emiddio Cimmino, sindaco di San Tammaro, ha iniziato uno sciopero della fame per sensibilizzare sulla vicenda l'opinione pubblica e le istituzioni.
Della situazione si è interessato il presidente della repubblica Giorgio Napolitano, infatti, il 22 marzo accoglierà al Quirinale una delegazione del Comune. “Sospenderò la mia protesta – spiega Cimmino – so che il capo dello Stato ha sollecitato gli enti coinvolti affinché trovino una soluzione. Dobbiamo evitare che la Reggia vada in mani private per evitare infiltrazioni della camorra”.     “Dalla Regione potrebbe arrivare a giorni una convocazione – afferma il sindaco – La Regione  ha un debito verso il consorzio di bonifica di circa 7 milioni, se pagasse la situazione migliorerebbe”.
“I fondi per salvare la Reggia di Carditello ci sono – afferma Nicola Caputo,  consigliere regionale – infatti, nel bilancio gestionale 2012 della Regione sono stati appostati 3 milioni di euro”. Il ministro dei beni culturali Lorenzo Ornaghi ha promesso l'apertura di un tavolo con gli enti locali per trovare possibili soluzioni.

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