Reggia Caserta, intesa con privati per navetta da Napoli al sito borbonico

Dopo anni di attesa finalmente la Reggia di Caserta avrà una navetta che porterà i turisti da Napoli a Caserta. Merito della McArthurGlen, società che gestisce l’outlet ‘La Reggia’ a Marcianise, pochi km dal capoluogo Caserta.    

La struttura commerciale ha da tempo attivato un servizio di navetta che preleva i ‘turisti-clienti’ a Napoli direttamente dagli scali cui approdano, passando poi anche per piazza Municipio e piazza Vittoria. 

“Abbiamo aggiunto un’ulteriore tappa che sarà l’ultima del percorso – spiega Stefano Vaccaro, direttore del Designer Outlet La Reggia nel corso della conferenza stampa tenuta oggi al Teatro di Corte del complesso museale – si tratterà appunto della fermata davanti alla stazione ferroviaria di Caserta, dove parte il viale che attraverso piazza Carlo III conduce all’ingresso principale della Reggia Vanvitelliana. I permessi sono a posto, entro poche settimanepotremo partire”.     

Entusiasta Mauro Felicori, direttore della Reggia borbonica, che qualche mese fa ha raggiunto un accordo anche con la società che gestisce l’aeroporto di Capodichino per un altro servizio navetta, al momento non ancora attivato.   

“La sinergia con i privati deve continuare – dice Felicori – perché solo le società private possono contribuire a valorizzare un bene come la Reggia. Spesso ricevo critiche da coloro che pensano che un museo come la Reggia non possa dialogare con compagnie private; ma la stagione in cui lo Stato spendeva i propri soldi è finita, semplicemente perché i soldi pubblici sono terminati”.
Inoltre, è in vogore un altro progetto con l’Outlet relativo alla collezione di arte contemporanea ‘Terrae Motus’, inaugurata lo scorso primo giugno.     

“Alcuni artisti contemporanei che hanno dipinto i quadri della collezione saranno all’Outlet per essere intervistati e poi saranno accompagnati alla mostra” spiega Vaccaro.
Alla mostra saranno poi presenti, per la serata di sabato 2 luglio, anche 19 studenti del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali della Seconda Università degli Studi di Napoli, che accoglieranno i visitatori con performance artistiche e didascalie parlanti, ovvero “spiegheranno e interpreteranno i quadri con lo scopo – spiega la docente Almerinda Di Benedetto – di far avvicinare le persone all’arte contemporanea”.

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