Visite programmate in piccoli gruppi, ingressi contingentati, il tutto con l’aiuto della tecnologia è il progetto della Reggia di Caserta, chiusa al pubblico per l’emergenza coronavirus, per il momento della riapertura. In attesa che il Governo emani i decreti con le indicazioni di dettaglio anche per i musei, al Palazzo Reale borbonico patrimonio dell’Unesco si ragiona su diverse soluzioni: in primis gli ingressi contingentati, già sperimentati con successo ogni prima domenica del mese, quando gli ingressi negli Appartamenti storici sono gratuiti e c’è sempre folla di turisti; l’ampiezza delle sale potrà poi rendere più agevole controllare il rispetto del distanziamento tra i turisti.
“Quando riapriremo, lo faremo garantendo la massima sicurezza per i visitatori”, dice Tiziana Maffei, direttore della Reggia di Caserta. Anche le visite guidate subiranno modifiche; nei primi periodi saranno probabilmente fatte in piccoli gruppi, e si farà in modo che ogni turista usi il proprio cellulare come audio-guida, attraverso delle soluzioni tecnologiche tuttora allo studio.
Per il Parco Reale, molto esteso e non facilmente controllabile, si seguiranno le indicazioni governative sugli assembramenti; anche in questo caso si privilegeranno probabilmente, in un primo momento, i piccoli gruppi, magari familiari.