A Napoli troppi affitti turistici, via a petizione residenti

Stop ad affitti turistici e garantire diritto alla casa per famiglie, precari e studenti. E’ questa la richiesta alla base della petizione popolare presentata a Napoli davanti alla sede del Consiglio comunale.

“Con la petizione – spiega Alfonso De Vito attivista dello sportello per la casa – chiederemo al Comune un processo controllato e delle soglie massime per l’autorizzazione ad aprire case vacanza, provvedimenti già attuati in Italia e in Europa e nell’ immediato il blocco di nuovi B&B in zona A e in area Unesco dove prolificano questo tipo di strutture. Chiediamo inoltre – ha concluso De vito nel corso della conferenza stampa – di interrompere la vendita del patrimonio pubblico per rivalorizzarne l’uso residenziale”.

“Il documento dell’amministrazione che oggi va al voto in Consiglio Comunale – ha aggiunto Chiara Capretti della Campagna Resta Abitante – si caratterizza per vaghezza e ambiguità. Il rischio è che ci si limiti a intervenire solo sui casi più eclatanti come per i bassi. L’amministrazione da un lato annuncia di voler attivarsi per bloccare l’espulsione degli abitanti dal centro storico ma poi prevede nuova edificazione privata a Napoli Est spiegando che così intende recuperare le residenze che si perdono nel centro antico”.

“Ci saranno molti punti di raccolta firme – hanno spiegato i promotori della petizione che verranno indicati da appositi manifesti affissi in città – puntando a ad arrivare presto a diecimila firme. E’ una battaglia che l’amministrazione non vuole combattere sul serio se non riceve una decisa spinta sociale. Noi non facciamo la guerra al turismo ma siamo contrari una turistificazione senza limiti e senza tutele sociali”.

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