Ad Aponte il 49% delle quote del porto turistico di Capri

Invitalia, società per azioni italiana partecipata al 100% dal ministero dell’Economia, ha affidato il 49% delle quote del porto turistico di Capri alla società Libera Navigazione del Golfo, riconducibile agli armatori Aponte che, in tal modo, diventano soci di minoranza dello scalo dell’isola azzurra. Tra le candidature anche quella del comune di Anacapri.

Ma non mancano le polemiche. “La nostra amministrazione non può assistere inerme all’iniziativa di Invitalia  per cui si attiverà per difendere quelli che possiamo definire i nostri propri diritti. Non escludiamo il coinvolgimento dell’intero Consiglio Comunale una volta individuate le possibili strade da percorrere per difendere il nostro porto”, commenta Gianni De Martino, sindaco del Comune di Capri, che resta socio di maggioranza della società.

De Martino ha evidenziato che “non può parlarsi già di aggiudicazione delle quote, perché sinora si sono svolte solamente le procedure di gara, ma l’aggiudicazione è tutt’altra cosa anche in considerazione delle aspettative che Invitalia aveva posto nell’iniziativa intrapresa”.

Oltre al porto turistico di Capri, Invitalia aveva deciso di mettere all’asta anche la marina d’Arechi nel golfo di Salerno.

 

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