Con un click il telefonino diventa guida turistica

Virtual relity e Time Machine le novità presentate a Paestum

“Agamennone”, l'esempio più “puro” di multimedialità applicata al turismo culturale. Basta puntare la fotocamera del telefono verso un monumento all'aria aperta o un artefatto esposto nella teca di un museo, immortalarlo, per ottenere contemporaneamente sul display dettagli, approfondimenti, segnalazioni per percorsi, il tutto rispondente alle esigenze del profilo del viaggiatore “inserito”. Il tutto al costo di un collegamento in rete e una telefonata. Non è fantascienza, ma il risultato di un progetto frutto di due anni di lavoro e collaborazione tra esperti di Italia, Gran Bretagna e Belgio, l'Università di Genova, la Fondazione Paestum e la città greca Micene, riuniti in un consorzio con il patrocino del ministero della cultura greco. Il progetto, presentato in occasione della nona edizione della Borsa del turismo archeologico di Paestum, è solo una delle novità, anzi delle possibilità di valorizzazione e promuovere, soprattutto i “più piccoli” o “meno clamorosi” tra i tanti siti di enorme valore culturale presenti nel bacino del Mediterraneo e in Italia . E allora proprio la tecnologia rende finalmente giustizia alla “Valle del Sarno” e alle sue tante bellezze che il Patto territoriale dell'Agro nocerino sarnese fa riscoprire attraverso la “Virtual Reality”. Sono stati ricostruiti virtualmente cinque tra i siti più pregevoli della zona, li si visita armati di joystick davanti ad uno schermo. Ma la vera sintesi tra passato e futuro è la gigantografia del Teatro Ellenistico-romano di Nuceria da esplorare attraverso la “time machine” che altro non è che un computer portatile dotato della più sofisticata tecnologia che permette di visualizzare sul monitor, ruotando di 360 gradi intorno alla foto del teatro, ogni angolo del sito così com'era 2000 anni fa.

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