Non c’è pace, e nemmeno chiarezza, per gli imprenditori turistici napoletani. Mentre gli enti istituzionali annunciano dati positivi per gli arrivi di primavera, arriva la doccia fredda. Nel corso di un convegno promosso dall’Ordine dei Commercialisti, è stato reso noto che a Napoli il mese di maggio ha fatto segnare un meno 12 per cento negli arrivi, che rimette in discussione una quadro della situazione che sembrava essersi rasserenato. Ancor più preoccupante la situazione nelle isole: rispetto al 2008, a Capri c’è un pesante – 43 per cento nel trimestre che va da gennaio a marzo e Ischia registra il – 20 per cento per gennaio e febbraio.
Una debacle che, secondo gli operatori, ha una sua spiegazione: si tratta di dati negativi da imputare all’emergenza rifiuti che fino all’estate scorsa ha portato la Campania alla ribalta. “Un anno – dicono gli imprenditori turistici – non è bastato a far dimenticare il periodo dell’emergenza”. Unico conforto viene dall’alta percentuale di gradimento (90%) fatta registrare dai turisti che hanno deciso di tornare a puntare su Napoli.