Operatori in crisi, nell’area flegrea fuga dalle spiagge

Si diffondono voci di un presunto inquinamento delle acque

Il mare dell’area flegrea è balneabile ma la gente non si fida dei dati dell’Arpac e diserta gli stabilimenti balneari. A pagarne le conseguenze sono gli operatori turistici locali. Per cercare di ripristinare il movimento turistico, il commissario prefettizio di Bacoli, Umberto Cimmino, al termine di un vertice tenuto con gli operatori turistici e commerciali, ha deciso la sospensione a tempo indeterminato del ticket di accesso alle spiagge di Miliscola e Miseno, misura che negli ultimi anni era servita a disciplinare gli arrivi sul territorio della bella località flegrea.
L'ultimo week end ha confermato infatti la tendenza di inizio estate, con una scarsa affluenza di bagnanti sull'intero litorale. Le spiagge sono rimaste deserte benché il commissario avesse già stabilito la sospensione del pedaggio in attesa di verifiche. I dati rassicuranti dell'Arpac sulla balneabilità della zona, non sono serviti a contrastare la sfiducia della gente. Proprio per procedere ad una verifica più approfondita sulla balneabilità, l'associazione FreeBacoli ha deciso di far eseguire in proprio da esperti dell’Università Federico II analisi sull'inquinamento dell'acqua.
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