La giunta della Regione Campania, su iniziativa dell'assessore al Turismo Giuseppe De Mita, ha approvato il disegno di legge sulla riorganizzazione del sistema turistico regionale. Il ddl nasce da un confronto con gli operatori del settore, che da tempo chiedono di dare certezze nella programmazione.
"Si è seguito un processo inverso rispetto al passato – spiega De Mita – fotografando la domanda e leggendo i flussi prima di discutere dell'offerta".
Tra le novità c'è la soppressione degli Enti provinciali per il turismo e delle Aziende di soggiorno. Il nuovo modello prevede 3 attori principali: la Regione, che si occuperà della programmazione; l'Apt, definita da De Mita "un braccio operativo snello che deve incidere in tempi rapidi sull'intercettazione dei flussi; gli Stl, che sostituiscono gli Ept ma rappresenteranno le diverse dinamiche delle aree campane a più forte attrazione turistica.
"Non è più possibile prendere come riferimento della governance i parametri amministrativi, per esempio i confini provinciali – sottolinea De Mita – la costiera amalfitana piuttosto che la penisola sorrentina hanno i loro flussi, le loro dinamiche e le loro modalità di comunicazione e marketing".
Previsto anche un sistema di valutazione, che si non si baserà sui criteri standard come il numero delle presenze, ma punterà a conoscere il valore della ricchezza prodotta, per compararlo poi con fondi che sono stati investiti".
Inoltre, De Mita ha evidenziato che per varare il disegno di legge si è deciso di "aspettare la presentazione del testo unico Brambilla, arrivata nel maggio scorso dopo molti rinvii, perché era inutile perimetrare la materia che spettava agli enti locali senza conoscere quella di competenza nazionale". Adesso si punta a far entrare in vigore la nuova legge in tempi brevi. Intanto, si continuerà a discutere la legge in commissione dove ci sono già 2 proposte di legge del Consiglio, anche se l'obiettivo di De Mita è quello di arrivare ad un unico testo.