“Ischia non è distrutta e non deve passare il messaggio che lo è. Se lì muore il turismo facciamo un danno ancora più grande”. Mentre a Casamicciola ancora si scava nel fango alla ricerca degli ultimi dispersi della frana che all’alba di sabato ha travolto case e persone, e mentre infuriano le polemiche e i rimpalli di responsabilità tra le istituzioni per un disastro che forse poteva essere evitato, parte dalla ministra del turismo Daniela Santanchè l’invito a moderare i toni per non danneggiare il turismo dell’isola.
Un invito subito rilanciato dalle associazioni di categoria, con Emanuele Boaretto, presidente di Federalberghi Terme che la ringrazia e a sua volta rassicura: “Per la prossima stagione e già da Pasqua, anche grazie agli aiuti dello Stato, sarà tutto a posto e l’isola perfettamente in grado di accogliere al meglio i turisti”.
E Massimo Caputi, presidente di Federterme Confindustria sottolinea: “Vanno solo trovati strumenti specifici per il settore, ma bisogna evitare di aggiungere ai gravissimi danni provocati dalla frana quelli derivanti da una comunicazione errata che comporterebbe un impatto negativo sulla prossima stagione. Dall’attività alberghiero termale dipendono l’intera economia e gli equilibri occupazionali dell’isola”.
I conti sono presto fatti: con 82 stabilimenti termali diffusi su tutto il suo territorio, secondo dati raccolti da Federterme, il turismo termale a Ischia muove un giro d’affari che tra cure del sistema sanitario nazionale, presenze alberghiere e benessere arriva a circa 20 milioni di euro l’anno e dà lavoro a 4 mila persone. I danni della frana, secondo le informazioni raccolte da Boaretto, avrebbero colpito in particolare due di queste strutture termali, oltre a qualche pensione, causando però danni non gravi.
“Il dramma di questi giorni si è concentrato su una porzione ristretta del territorio, il resto dell’isola non è stato toccato”, fa notare il presidente di Federalberghi Terme, che spera ora in una mano dal ministero proprio per una campagna promozionale, diretta in particolare all’estero visto che qui una larga fetta dei clienti arriva da fuori, soprattutto dalla Germania.
Federterme assicura il suo aiuto agli operatori locali coinvolti. “Ischia è uno dei principali centri termali italiani, noto in tutto il mondo, dalla ripresa dell’attività termale dipende l’economia dell’isola”. E Santanchè rassicura: “Il governo c’è, ci sarà e metterà i fondi a disposizione”.