“Come imprenditore e come cittadino, non posso che guardare con fiducia all’operato della magistratura, ma come rappresentante delle aziende in cui si articola il sistema termale del nostro Paese, devo purtroppo rilevare che, ancora una volta, la Regione Campania è riuscita nell’intento di affossare una delle componenti trainanti dell’economia regionale che coniuga sanità e turismo”. È quanto ha affermato Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme Confindustria, in merito alla notizia degli ulteriori sequestri degli alberghi termali avvenuti ieri sull’Isola d’Ischia per presunte illegalità riferite allo scarico di acque termali.
“A fronte di una normativa nazionale – ha proseguito Pecci – la Regione Campania ha emanato un decreto che noi non riteniamo essere applicabile agli scarichi delle industrie termali, ma che è stato sufficiente ad ingenerare confusione ed equivoci, il cui prezzo è ora pagato da una delle realtà termali più importanti d’Italia, dai lavoratori e dall’economia locale. Come già nel contenzioso senza precedenti in Italia che è riuscita ad ingenerare sul tema delle concessioni minerarie – ha concluso – la Regione sembra disinteressarsi dei problemi dell’industria termale, disconoscendone le potenzialità per lo sviluppo dei territori e, anzi, adottando iniziative che, come nel caso di specie, ne pongono completamente a rischio l’esistenza. Fare impresa in queste condizioni ed in questo territorio, sta diventando un atto di vero eroismo”.