Stranieri a caccia di terme: Ischia e Sardegna al top

I risultati del sondaggio di Thermalia al workshop internazionale

Offerta varia e di qualità: questi sono gli aspetti che hanno maggiormente colpito gli operatori stranieri che hanno preso parte al workshop professionale nell’ambito della diciottesima edizione di Thermalia. Inoltre, per quanto riguarda la previsione di spesa, in media i tour operatori presenti alla fiera hanno dichiarato di essere alla ricerca di un alto standard di infrastruttura da offrire poi al loro clienti, il cui costo dovrebbe essere compreso tra i 500 ed i 1000 euro a soggiorno, mentre la spesa che accetterebbero i loro clienti si aggira intorno ai 50-60 euro al giorno in un buon albergo a quattro stelle con trattamento di mezza pensione. A fronte di questa cifra, i possibili acquirenti dell’offerta termale richiedono un’ampia offerta non solo di trattamenti benessere ma anche di iniziative culturali, servizi personalizzati ed esclusivi, oltre alla possibilità di praticare attività sportive. Tra le location più richieste, dopo Ischia e le terme di Montecatini, spuntano a sorpresa anche le spiagge della Sardegna, Amalfi e la sua costiera, Palinuro, Lucca e, più in generale, regioni come le Marche, l’Umbria e la Toscana. Quanto alla competitività, infine, l’Italia in generale appare avvantaggiata anche rispetto ad altre località rinomate come la costa della Francia, rispetto alla quale è più economica, o della Spagna anche se in questo caso è la nazione iberica la più economica. Tra i pro e i contro, colpisce infine l’ampio risalto dato da tutti alla storia della nazione italiana, alla varietà dell’offerta, alla tradizione enogastronomica ed al meteo quasi sempre favorevole, mentre l’aspetto negativo più frequentemente sottolineato è senz’altro la scarsa organizzazione.

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