Polemiche in Campania per l'appuntamento di promozione del prodotto termale organizzato da domani a Napoli all'interno della Borsa Mediterranea del Turismo. "Nonostante la mancanza di una progettazione appropriata e di una visione concreta, unitaria e incisiva – ha dichiarato Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme – le imprese termali della Campania saranno sollecitate a partecipare a un evento periodico di settore, organizzato, come al solito, in fretta e furia e quindi di dubbia efficacia promozionale". Pecci aggiunge poi ulteriori dettagli:
"L'evento sarà realizzato per iniziativa e con il sostegno economico pubblico dell'Ente provinciale per il turismo di Napoli, con un riferimento improprio al marchio Thermalia, utilizzato senza l'autorizzazione dell'avente diritto Federterme".
Il presidente della federazione delle terme si dice sorpreso perché, a suo dire, gli uffici dell'Assessorato alla Sanità della stessa Regione Campania avrebbero ritardato la firma del Protocollo per i tetti della spesa sanitaria termale che sblocca gli arretrati relativi agli anni 2008, 2009 e per reperire le esigue risorse necessarie a far quadrare definitivamente i conti all'interno del bilancio regionali.
"Da una parte i soldi pubblici si trovano e si spendono con grande facilità per attività di promozione di dubbia efficacia e ritorno – ha aggiunto Jannotti Pecci- perché non si tiene conto delle reali esigenze delle imprese termali della Campania, e dall'altra si nega alle stesse imprese che hanno già erogato le prestazioni termali ai pazienti il rimborso dei costi e delle spese anticipate per dette cure, perché le ASL in mancanza del Protocollo non pagano. E' amaro dover constatare che si possano tranquillamente usare due pesi e due misure da parte di due sportelli che non si parlano anche quando è necessario spendere bene le risorse della Regione, che sono scarse".