Domani,presso la sede del Banco di Napoli in via Toledo, è in programma la presentazione del nuovo numero della rivista Rassegna Economica dal titolo: ‘Il Turismo, fattore economico di sviluppo locale. Alcuni approfondimenti su Governance, Tematismi e Aspetti infrastrutturali’.
L'evento prende le mosse dalle analisi emerse dal monografico della rivista sul turismo, inteso come risorsa per il Paese, capace di garantire uno sviluppo sostenibile e una ricaduta economica e sociale sul territorio.
Ad introdurre i lavori Maurizio Barracco, presidente Banco di Napoli, e Paolo Scudieri, presidente di SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno. Gli obiettivi e i contenuti del volume saranno presentati da Massimo Deandreis, dg di SRM, responsabile della rivista. Successivamente è in programma una tavola rotonda alla quale parteciperanno: Joseph Ejarque, presidente e ad di Four Tourism; Cesare Imbriani, ordinario di Economia Politica e di Economia Internazionale presso l'Università ‘La Sapienza’; Domenico Pellegrino, Managing Director Msc Crociere e Giuseppe Tardivo, ordinario di Economia e gestione delle imprese presso l'Università di Torino.
“Con questo numero monografico sul turismo – ha commentato Giuseppe Castagna, dg Banco di Napoli – Rassegna Economica rinnova l'impegno del Banco di Napoli per stimolare riflessioni sullo sviluppo dell'economia meridionale nel contesto nazionale e internazionale. Ritengo importante aver dedicato questo nuovo numero della rivista alle problematiche di un settore così strategico per il Mezzogiorno, specie in questo momento di crisi. Emerge un Sud che ancora non sa sfruttare a pieno il turismo come fattore di sviluppo e di traino per la ripresa pur avendo già 'numeri' importanti e molte potenzialità”.
“Abbiamo dedicato al turismo questo numero di Rassegna Economica per sottolineare il contributo che il comparto può offrire alla crescita di un territorio ed allo sviluppo occupazionale, in Italia ed in particolare nel Mezzogiorno.
"Secondo le stime – ha aggiunto Massimo Deandreis, dg di SRM – nel Mezzogiorno ogni presenza turistica aggiuntiva genera un Pil di 70,8 euro, importo elevato ma tuttavia inferiore alla media italiana. Questo denota che il turismo nel Mezzogiorno ha spazi potenziali di crescita in termini di ricaduta economica, soprattutto se si rafforza la sinergia con cultura e agroalimentare che in altre regioni, anche europee, è la chiave per spiegare performances più elevate”.