Da Amalfi al Cilento, Pasqua rilancia Salerno

Confortanti i dati del recente weekend festivo

Anche sulle costiere Amalfitana e del Cilento si tirano le somme di quel che è stato in occasione delle festività pasquali. E il bilancio è tutt'altro che negativo, pur se si è trattato soprattutto di turismo di prossimità, condito da qualche accento straniero. Di stagione turistica che non è delle peggiori, parla Giorgio Vuilleumier, presidente del consorzio turistico Ravello Sense: "L'indice di occupazione dei circa 12mila posti letto è sull'80%, con un 20% in più di presenze rispetto all'anno scorso con un giro d'affari dai 5 ai 10 milioni di euro". Solo il 50% delle strutture aperte invece nel Cilento ma, come si suol dire, gli assenti hanno avuto torto. "Chi ha aperto ha fatto il pienone" dice Luigi Gatto, dell'agenzia Cilento. Ed infatti, mentre i dati dell'Ept di Salerno indicano un'occupazione ricettiva al 60%, con venti punti percentuali in più rispetto allo scorso anno, gli attrattori culturali tracciano bilanci estremamente positivi, dalla Certosa di San Lorenzo a Padula che ha registrato 2900 ingressi, ai siti archeologici di Paestum e Velia, fino agli itinerari del progetto Vivere i Musei messo in campo dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

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